Eliminando 8 torri su 20 e rispettando altre prescrizioni di carattere ambientale l’impianto eolico Monte Giarolo, secondo le Aree protette dell’Appennino Piemontese, si può fare. L’ente di Bosio ha espresso parere positivo nell’ambito della valutazione di incidenza del progetto presentato dalla società bresciana 15 Più Energia. L’iter è in corso al ministero dell’Ambiente. Le Aree protette gestiscono la zona di protezione speciale Dorsale monte Ebro-monte Chiappo, tra Cabella e Fabbrica Curone, creata a tutela delle cime appenniniche dove vivono decine di volatili e dove passa l’importante rotta migratoria tra il Mar Mediterraneo e il Nord Europa. Le valutazioni dell’ente hanno quindi riguardato la tutela di questa area protetta. In sostanza, la richiesta è di eliminare 8 dei 20 aerogeneratori alti 200 metri previsti nel progetto sui versanti più prossimi, oltre a prevedere sistemi di blocco delle pale in caso di presenza di volatili e di carenza di vento. Inoltre, chieste modifiche al tracciato della maxi strada di cantiere sui crinali e interventi a tutela delle praterie.